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SANTUARIO DI MARIA SS.


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Se s'intende promuovere in provincia di Trapani il turismo religioso, sicuramente il Santuario della Madonna di Trapani rientra tra i monumenti in Sicilia, che merita di essere visitato non solo per il suo splendore architettonico, ma anche per il forte richiamo di numerosi fedeli e visitatori che suscita la sacra effigie della Madonna di Trapani, che si trova custodita nel santuario carmelitano.

Per capire l'origine della devozione e del culto che i Trapanesi e non solamente loro hanno nei confronti della statua della Madonna, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo di alcuni secoli quando nel 1291 circa giunse in modo alquanto leggendario nel porto di Trapani ed il santuario ancora non esisteva.

Si narra che questa statua, costruita in Toscana dallo sculture Nino Pisano, era venerata in Siria, un paese a quel tempo, così come oggi, molto instabile politicamente, che indusse un cavaliere Templare pisano, chiamato Guerreggio a riportarla a Pisa, a bordo di una nave per evitare che la sacralità dell'effigie venisse profanata dagli infedeli musulmani.

A quel tempo la navigazione non era molto sicura a causa delle frequenti tempeste, che mettevano a dura prova le imbarcazioni dell'epoca, per cui dopo una furiosa tempesta la nave fu costretta a ripararsi nel porto di Trapani. In attesa che venissero fatte le riparazioni, l'opera venne portata nella chiesa di S. Maria del Parto, dove i carmelitani un tempo dimoravano prima di trasferirsi nel Santuario della Madonna di Trapani. Non appena terminarono le riparazioni della nave, l'opera a bordo di un carro trainato da buoni doveva essere imbarcata per fare ritorno a Pisa, ma la tradizione e fonti documentali attendibili raccontano che i buoi anziché dirigersi verso il Portosi diressero verso il Santuario della Madonna di Trapani, quasi a dire che la statua da Trapani non avesse dovuto andar via e che il posto dove dimorare sarebbe stato, appunto, nel Santuario della Madonna di Trapani, che a quel tempo non era il complesso santuario, che oggi noi conosciamo, ma una piccola chiesa di campagna.
Di fronte a questa manifestazione, che il popolo considerò soprannaturale, il Guerreggio, committente del viaggio decise che la nuova casa della statua della Madonna fosse appunto il Santuario della Madonna di Trapani.

Allora come oggi, il culto e la devozione richiamano numerosi fedeli, che soprattutto ogni anno il 16 agosto, al termine di un pellegrinaggio durato quindici giorni, per l'appunto chiamato quindicina, vengono accolti presso il Santuario della Madonna di Trapani. La Madonna di Trapani, oltre ad essere co-patrona di Trapani, è stata proclamata anche patrona della Diocesi nel 2007.

La statua con l'effige di Maria usciva in processione partendo dal Santuario della Madonna di Trapani in direzione del centro storico, ma ogni volta che ritornava nella cappella del Santuario tornava sempre danneggiata, per cui, per salvaguardarne l'integrità, si decise nel 1954 che fosse l'ultima edizione in attesa di un restauro, che la riportasse agli splendori di un tempo. Da allora una copia, prima in legno e poi in marmo, quest'ultima maggiormente corrispondente all'originale e custodita in Cattedrale sfila per le vie del centro storico. Chiudono i festeggiamenti i fuochi pirotecnici.

Il Santuario della Madonna di Trapani non custodisce solamente il simulacro della Madonna di Trapani, ma racchiude al suo interno anche la statua reliquario in argento del patrono della città, che è Sant'Alberto. Il giorno della sua festa è il 7 agosto e nel 2007 si è festeggiato il settimo centenario della sua ascensione al cielo.
Altre meraviglie sono custodite nel Santuario anche se poco rinomate, citiamo la Cappella dei Marinai, costruita nella metà del XV secolo, e la Cappella dei Pescatori, i cui lavori iniziarono nel 1476.
Essendo Trapani una città di mare, è quasi naturale che i marinai innalzassero cappelle devozionali e funerarie al tempo stesso, quanto più vicino alla venerazione della Madonna.

 


 

 

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