Cosa fare a Erice: 5+1 cose da vedere
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Cosa fare a Erice: 5+1 cose da vedere

 

COSA FARE A ERICE: 5+1 COSE DA VEDERE

 

Recensita da Luca Sciacchitano

 


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A circa 750 metri d’altezza, ben visibile da tutto il territorio trapanese, si staglia l’antico borgo medievale di Erice.

Denominato Monte San Giuliano fino al 1934, il paese è visitabile in tutti periodi dell’anno e si annovera fra i più suggestivi e caratteristici luoghi turistici italiani, amati ed apprezzati ogni anno da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo.

Visitando la provincia di Trapani diventa quindi obbligatoria una tappa a Erice, con i suoi vicoli lastricati e le sue pietre muschiate. Nonostante i tanti luoghi da vedere a Erice (ne parliamo compiutamente qui), in questo articolo ci soffermiamo sulle 5 cose da non mancare durante la vostra vacanza a Erice.

1) ARRIVARE AD ERICE A PIEDI

Se siete veramente amanti della montagna e vi piace il trekking, vi consigliamo di salire a piedi. Questo ovviamente non significa scalare la montagna con corda e piccozza ma, muniti di buone scarpe, affrontare i tanti comodi sentieri che si inerpicano su per la montagna, proprio sotto il percorso della funivia. A contatto diretto con la natura, attraverserete l’aerea boschiva di Martogna e respirerete l’aria pulita dei nostri territori. Arrivati a metà strada, voltatevi per ammirare lo stupendo panorama terracqueo con la città di Trapani in primo piano e l’arcipelago delle Egadi sullo sfondo di un mare indaco e infinito. Ma se non ve la sentite di affrontare questa sfida, potrete sempre contare sul comodo servizio di funivia con le sue caratteristiche cabine a forma di ovetto. Anche se filtrato dal vetro, il panorama sarà ugualmente mozzafiato. Il silenzio della salita, qualche folata di vento che si insinua nella cabina e un panorama che si estende per tutta la costa trapanese, quasi fino a Marsala.
Tempo di percorrenza 15 minuti – clicca qui per gli orari della funivia.



2) VISITA ALLA MATRICE

Da visitare appena non appena arrivati in vetta, la Chiesa Madre o Matrice di Erice, si trova quasi a ridosso della stazione di arrivo della funivia. Tanti sono i conventi e le chiese di Erice, ma la Matrice è il principale luogo di culto del borgo. Costruita per volere di Federico d’Aragona nel 1314 la Matrice racchiude in sé tutta l’atmosfera di Erice, con il suo campanile imponente e completamente merlato, che anticamente serviva da torre di vedetta. 


3) DEGUSTAZIONE DELLA PASTICCERIA

Oltre a essere città della scienza e della fede, come tutti i borghi siciliani anche Erice ha una secolare tradizione enogastronomica che qui si consolida nella gustosissima pasticceria ericina, eredità dei numerosi conventi locali. Infatti, anticamente le monache di clausura per sostenersi erano solite preparare deliziosi dolcetti alla mandorla o, ancora, le famose genovesi con crema pasticcera da vendere ai pellegrini in cambio di qualche soldo. Con la soppressione dei conventi, nel 1866, le tradizionali ricette rimasero retaggio culturale locale e, da laboratorio a laboratorio, sono oggi giunte a noi grazie all’artigianato locale portato avanti dai pasticceri ericini. Una visita ad Erice non può quindi esimersi da questo tuffo nei sapori passati: dolci alle mandorle, buccellati di fico, palline all’arancia e al pistacchio, genovesi, mustazzoli. Il tutto da accompagnare con dell’ottimo liquore Ericino, di colore verde e molto aromatizzato.



4) UNA PASSEGGIATA LUNGO LE MURA DEL CASTELLO DI VENERE

Fatto costruito nel XII secolo dai Normanni, il castello di Venere venne eretto sopra i resti di un antico santuario elimo-fenicio-romano dedicato alla dea Venere di cui porta ancora oggi il nome.
Al castello si accede attraverso un’imponente rampa di scale a ridosso dei giardini del Balio, piantati sopra quella che era l’antica acropoli.
Una passeggiata lungo le mura del castello permette di vedere tutto il territorio sottostante, facendo volare la fantasia come sulle ali di un’aquila. Per approfondimenti sul castello di Venere, clicca qui.



5) ACQUISTO DI UN TAPPETO TIPICO ERICINO

Il tipico artigianato ericino non si manifesta soltanto con le dolcezze pasticciere. Anche i coloratissimi e vivaci tappeti ericini sono frutto delle instancabili mani degli artigiani ericini. Esposti fuori dalle botteghe, lungo le vie della borgo, questi manufatti locali riempiono di colore e di etnica allegria ogni angolo di strada. Anche qui siamo di fronte a un’antica tradizione giunta fino a noi. Risale al periodo in cui le donne del paese avevano in casa un telaio per intessere, con infinita pazienza e lentezza, i tappeti per la propria casa o per la vendita ai pellegrini. E anche se i materiali di intreccio erano poveri, questo non ha tolto nulla alla bellezza e alla fantasia di questi oggetti unici ed eccezionali.



Questi sono i nostri 5 consigli.
Ma Erice è una fucina di attrazioni e noi ne parliamo nella pagina apposita dedicata ad Erice e nella fotogallery dedicata.

6) CONSIGLIO BONUS: SCENDETE DA ERICE AL TRAMONTO

Questo consiglio non ve lo commentiamo perché non può essere descritto a parole. Dovrete prendete la funivia al tramonto per vivere quest’esperienza unica di persona.





 


 

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