SAN VITO LO CAPO, UN DISTRETTO TURISTICO PER L’ENOGASTRONOMIA SICILIANA

La enogastronomia motivo conduttore di un turismo qualificato, occasione per promuovere i beni materiali e immateriali dell’intera regione, da quelli architettonici a quelli ambientali, a quelli etno antropologici, a quelli artigianali. In quest’ottica nasce l’associazione “Distretto Turistico Vini e Sapori di Sicilia”, che riunisce enti pubblici e privati di tutta la Sicilia, in una sinergia che ha pochi precedenti e che ha quale scopo principale il riconoscimento ufficiale da parte della Regione Siciliana del “Distretto”.
Per il primo triennio l’associazione avrà sede presso il Comune di San Vito lo Capo, e presidente sarà il sindaco Matteo Rizzo, che ripone grande fiducia nell’iniziativa: “Una collaborazione finalmente seria, unitaria, senza egoismi e gelosie, che potrà segnare una svolta nel turismo regionale”.
Dell’associazione fanno parte Comuni delle provincie di Catania (Castiglione di Sicilia, Aci Sant’Antonio, Milo, Zafferana Etnea, Sant’Alfio), Siracusa (Floridia), Agrigento (Menfi, Sambuca di Sicilia, Santa Margherita Belice), Palermo (Camporeale), Trapani (il capoluogo, Erice, Vita, Gibellina, Salemi), e diversi soggetti privati delle medesime provincie, più quella di Ragusa.
“Non è più possibile guardare al turismo con l’attenzione rivolta solo alla piccola realtà locale – afferma il sindaco Rizzo – oggi è necessario proporre un’offerta onnicomprensiva, collegata a un territorio più vasto e ricca di stimoli che richiamino i turisti italiani e stranieri e favoriscano i
Movimenti infra regionali”.
Diversificati gli ambiti entro i quali la neo costituita associazione porterà avanti la propria attività, tra cui: istituzione di punti di informazione e di accoglienza per il turista che costituiscano una rete che accomuna tutti i territori; promozione delle strutture ricettive, dei servizi e delle infrastrutture volte al miglioramento dell’offerta turistica; cura dell’immagine del territorio e promozione degli aspetti più significativi e peculiari, nonché delle produzioni enologiche e agroalimentari del territorio e sviluppo dei marchi di qualità; promozione del turismo rurale e dell’agriturismo e proposta di esempi di architettura rurale realizzata tra il XII e il XX secolo al fine della loro tutela e valorizzazione; realizzazione e miglioramento di un’idonea segnaletica che faciliti l’accesso al prodotto turistico locale.
“L’associazione favorirà anche i processi di aggregazione e integrazione delle imprese turistiche – spiega l’assessore al turismo di San Vito lo Capo, Paolo Graziano – e promuoverà accordi di collaborazione tra settore pubblico e privato”.
Non è un caso che il Comune di San Vito lo Capo sia stato scelto quale capofila in questa prima fase, essendo una delle punte di diamante del turismo isolano e rappresentando una delle poche eccezioni in cui il trend positivo va in controtendenza rispetto a tante altre località turistiche, non solo siciliane: “Segno che abbiamo fatto le scelte giuste – dice il sindaco Matteo Rizzo – Non abbiamo permesso lo scempio delle coste e dell’ambiente, abbiamo favorito la loro difesa, e alla fine, anche assumendo scelte a prima vista impopolari, abbiamo dimostrato di avere visto giusto. Le centinaia di migliaia di turisti che vengono ogni anno sono la conferma”.
Fonte: lagazzettatrapanese.it
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